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Che stress! Come gestirlo in naturopatia

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di Patrizia Brancati, Naturopata

 

Inizio questo viaggio, avventurandomi nella jungla urbana, nelle corse che cominciano di prima mattina e trovano forse pace nelle tarde ore serali… in cui non ci si trova più intorno ad un tavolo a chiacchierare, condividere e scaldarsi gli animi, ma spesso si riversa lo stress di un’intera giornata nell’ambiente familiare e di coppia… Quanto giova tutto questo alla salute ed al benessere dell’essere umano moderno dell’era post industriale, quella della quarta rivoluzione, della digitalizzazione, dello smart working, dell’intelligenza artificiale?

Stimoli continui, veloci, ritmi frenetici… click!

Quotidianamente siamo sottoposti a diversi stressors, ossia agenti o fattori stressanti che attivano più risposte adattative. Gli stressors possono essere sia eventi piacevoli che spiacevoli, e quelli più comuni alla vita di tutti i giorni, sono preoccupazione, conflitto, paura, disoccupazione,  carenza di tempo libero, alimentazione scorretta, ritmi frenetici, necessità di dover essere multitasking,  e tutti  portano a stress  fisico, mentale, psicologico ed emotivo.  Tuttavia, nell’ambiente urbano, siamo esposti anche ad una grande varietà di sostanze chimiche di sintesi, che negli ambienti naturali e preindustriali erano assenti. Entriamo in contatto non con  singole sostanze, ma con una miscellanea complessa di sostanze, riscontrate contemporaneamente in aria, particolato atmosferico, acqua e cibi. A tutto questo si aggiunge l’inquinamento da campi elettromagnetici artificiali (tablet, pc, cellulari, ecc.), che costituiscono, insieme a quelli già elencati, un ulteriore tipo  di stressors che si somma a tutti gli altri, attivando molteplici risposte adattative.

Ne deriva che lo stress, inteso come  “risposta psicologica e fisiologica che l’organismo mette in atto nei confronti di compiti, difficoltà o eventi della vita valutati come eccessivi o pericolosi”, si arricchisce nella sua accezione di nuovi significati, in quanto determinato anche da fattori esterni invisibili e spesso incontrollabili, che si sommano a tutti gli stressors finora conosciuti. L’adattamento allo stress, si caratterizza per una fase iniziale di allarme, tipicamente definita “combatti o fuggi”, seguita da una successiva fase di resistenza e da un crollo, se lo stimolo stressogeno è protratto nel tempo. L’intensità e la durata delle fasi varia da individuo ad individuo, e si può manifestare con un insieme di sintomi vaghi ed aspecifici quali ansia, insonnia, astenia, angoscia, difficoltà di concentrazione, disturbi del tono dell’umore, somatizzazioni viscerali ed algie diffuse, in quanto aumenta l’infiammazione sistemica e generalizzata e lo stress ossidativo. Se siamo costantemente sotto stress,  la produzione degli ormoni  adrenalina, noradrenalina e cortisolo,  il cui rilascio è funzionale all’attivazione dell’asse dello stress, rimane elevata, e ciò può provocare disturbi sia psicologici, che fisici, come aumento della pressione arteriosa, malattie cardiache, obesità e diabete.

Quali strumenti in via generale consiglio per far fronte a tutto questo, per mantenere e preservare un equilibrio bio-psico-fisico-emozionale e spirituale?

L’intervento primario è sullo stile di vita ed è personalizzato per ogni individuo.

Ci sono tuttavia delle indicazioni generali che ognuno può scegliere di seguire:

Praticare la respirazione diaframmatica in diversi momenti della giornata, il primo dei quali, al mattino appena svegli. Sotto stress il respiro diventa corto, a volte  affannoso e si può avere un senso di costrizione al torace e di tensione cervicale e scapolo omerale. La respirazione conferisce migliore ossigenazione ad organi e tessuti, chiarezza e lucidità mentale ed induce un senso di calma.

Aumentare il livello di idratazione, soprattutto in coloro che si dimenticano di bere, non sentono lo stimolo della sete o non bevono per mancanza di tempo.

Praticare esercizio fisico in misura non inferiore a 150 minuti alla settimana, allenando resistenza e forza,  ed evitando le ore serali, per mantenere una fisiologica circadianità.

Ripristinare il ritmo sonno/veglia, attraverso un sonno e riposo rigeneranti di 7/8 ore.

Evitare tossici ambientali e imparare a gestire la dipendenza tecnologica da cellulari e smartphone, per limitare e contenere i danni biologici da inquinamento elettromagnetico.

Migliorare il rapporto con il cibo e con una sana alimentazione naturale, a basso indice glicemico e circadiana, che rispetti il nostro orologio biologico ed ormonale. Lo stress, non è un buon motivo per rifugiarsi in zuccheri, dolci, pane, pasta, pizza, farine bianche e raffinate, grassi saturi e trans, alcol, salumi ed insaccati, bevande gassate ed edulcorate, latte e derivati in eccesso, cibi pronti e confezionati industrialmente nella plastica e successivamente scaldati nel microonde.

Prediligere alimenti  come verdure, cereali integrali in chicco, semi oleosi, legumi, se tollerati, olio extravergine di oliva spremuto a freddo, tutti preferibilmente biologici, meglio se a km 0. Selezionare carni, pesci, uova, latte e derivati,  che non provengano da allevamenti intensivi, in cui gli animali sono spesso alimentati, in alcune fasi della loro crescita con ormoni ed antibiotici, che inevitabilmente finiscono nella catena alimentare.

Prediligere alimenti antiossidanti, come mirtilli, frutti di bosco, broccoli, noci e semi, açai, bacche di goji, avocado, uva nera, sempre tenendo conto della stagionalità e della provenienza.

Fare meditazione e pratiche di lunga vita come yoga, qi gong, thai chi.

Utili, per il rilassamento, trattamenti manuali ed energetici o l’automassaggio con oli vegetali biologici, spremuti a freddo con l’aggiunta di qualche goccia di olio essenziale, dalle proprietà rilassanti e pacificanti.

Coltivare le relazioni che fanno stare bene.

Dare spazio ad una passione che porti ad esplorare ed esprimere  uno o più talenti.

Ritagliarsi settimanalmente uno spazio in cui stare a contatto con la natura.

Invito al rito della tisana serale, sia essa digestiva o rilassante, una coccola semplice, da sorseggiare con attitudine calma e grata per essere giunti alla fine di una giornata super impegnativa.

Quando e come fare tutto questo?

Anche qui basta… un click!

E questa volta avviene dentro di te e si chiama cambiamento.

Inizia da poche, sane abitudini, ripetile tutti i giorni, con costanza e forza di volontà. I tempi per innescare un cambiamento duraturo sono medio lunghi, fatti anche di ricadute, ma le soddisfazioni immense per la forza, l’energia e la stabilità interiore che acquisisci.

Apri lo sguardo e scorgerai un filo d’erba, un fiore, un parco in cui riconnetterti con la natura, un sorriso che illumina la tua giornata.

 

Per saperne di piu: www.patriziabrancati.it

 

“Le informazioni contenute in questo articolo, non costituiscono nè terapia, nè cura ed hanno scopo puramente informativo ed in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento”

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