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Giuseppe Cossentino: “Napoli è una fonte inesauribile d’ispirazione”

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di Giulia Bertollini

“Passioni senza fine” è l’ultimo lavoro di Giuseppe Cossentino. Al centro del romanzo un amore proibito tra la donna matura Ginevra De Santis e il giovane Brando Buonocore, ambientato sullo sfondo affascinante e misterioso di Napoli, definita “la città segreta”. Le vite di tre famiglie benestanti – De Santis, Buonocore e Marasco – si intrecciano in un groviglio di passioni, vendette e segreti, creando un ambiente degno delle migliori serie televisive. In questa intervista, oltre a parlarci di questo interessante progetto, Giuseppe Cossentino ha parlato anche del legame con la sua città, Napoli, e della soddisfazione di vedere il suo cortometraggio candidato ai David di Donatello.  

Giuseppe, “Passioni senza fine” è il tuo nuovo romanzo. Com’è nata l’idea?

“L’idea di “Passioni senza fine” è tratta dall’omonimo mio radiodramma web che produco da anni ed è emersa gradualmente, nutrendosi delle osservazioni che ho raccolto nel mio quotidiano e delle riflessioni sui legami umani che spesso sfidano le convenzioni sociali. Un giorno, passeggiando per le vie di Napoli, ho notato una coppia insolita per età e comportamento, che si scambiava effusioni con una naturalezza che contrastava con gli sguardi di chi li circondava. Questo contrasto ha acceso una scintilla creativa in me, spingendomi a esplorare come l’amore possa manifestarsi in forme diverse e spesso inaspettate, soprattutto quando intercorre una significativa differenza di età. Ringrazio la Olisterno Editore che ha creduto in questo progetto e al giornalista Giuseppe Nappa che ne ha curato la prefazione e mi sostiene in ogni passo di questo meraviglioso viaggio nell’editoria italiana”.

Il romanzo racconta una coinvolgente storia d’amore tra Ginevra, donna matura, e Brando. In un’epoca in cui si parla tanto di toy boy, quanto è importante in amore la differenza d’età? 

“Nel contesto del mio romanzo, la differenza d’età tra Ginevra e Brando serve principalmente come catalizzatore per una serie di riflessioni più ampie sulla natura delle relazioni umane. Questo aspetto, che a prima vista potrebbe sembrare solo una curiosità o un tabù, si rivela essenziale per discutere di pregiudizi, aspettative e evoluzione personale. La storia mira a dimostrare che l’amore, quando vero e profondo, trascende le barriere anagrafiche, diventando un potente veicolo di crescita personale e reciproca comprensione”.

Un romanzo che hai ambientato a Napoli, la tua città natale. Cosa ami di più di questa città? 

“Napoli è per me una fonte inesauribile di ispirazione. Amo il suo vibrante caos, la ricchezza culturale, e soprattutto il modo in cui la storia e la modernità si intrecciano nelle strade, nei palazzi antichi e nei volti delle persone. È una città che esprime una gamma di emozioni umane molto ampia, da una gioia esuberante a una malinconia profonda, elementi che trovo estremamente stimolanti come scrittore”.

Tante sono le tematiche che hai affrontato: la violenza sulle donne, pedofilia, fluidità sessuale ma anche terrorismo. Come mai hai scelto di affrontare questi temi? 

“Questi temi, pur essendo estremamente difficili e delicati, riflettono alcune delle sfide più urgenti della nostra società. Credo fermamente nel potere della letteratura di innescare riflessione e dibattito, fornendo al contempo uno spazio sicuro dove esplorare tali questioni. Attraverso le storie di personaggi complessi e situazioni intricate, spero di contribuire a un maggiore senso di empatia e comprensione nel mondo”.

Il romanzo si inserisce in un progetto più ampio che riguarda il cortometraggio “Passioni senza fine 2.0”. Di cosa si tratta? 

“’Passioni senza fine 2.0’ rappresenta un’estensione visiva del romanzo, esplorando alcuni degli stessi temi ma attraverso il medium filmico. Il cortometraggio si concentra su particolari momenti chiave della storia, amplificando l’impatto emotivo attraverso la performance degli attori e la potenza delle immagini. Il progetto è stato concepito per creare un dialogo tra le due arti, letteratura e cinema, arricchendo l’esperienza del pubblico e offrendo una nuova dimensione interpretativa alle tematiche trattate”.

C’è un attore o attrice con cui ancora non hai lavorato, ma che vorresti in uno dei tuoi prossimi progetti?

“Assolutamente, ci sono molti talenti nel mondo della recitazione con cui sarebbe un onore lavorare. Una persona in particolare che mi piacerebbe coinvolgere in un futuro progetto è Cate Blanchett. La sua versatilità e la profondità emotiva che porta ai suoi personaggi sono straordinarie. Ogni suo ruolo è un masterclass in recitazione, che va dal teatro al cinema, mostrando una gamma incredibile. In particolare, il modo in cui riesce a navigare tra fragilità e forza nei suoi personaggi sarebbe perfetto per un progetto al quale sto pensando, che esplora temi di resilienza e redenzione”.

Sei stato anche regista di “Elastic Heart”, come nasce il tuo rapporto con Nunzio Bellino? 

“Il mio rapporto con Nunzio Bellino è nato molti anni fa, durante un incontro con amici a Napoli a cui partecipammo entrambi. Da subito ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda riguardo le nostre visioni cinematografiche e le nostre ambizioni artistiche. Quando ho iniziato a sviluppare “Elastic Heart”, sapevo che avevo bisogno di lui in ogni fase della sua realizzazione e  che condividesse il mio approccio  al cinema, che capisse l’intensità emotiva e il linguaggio visivo che volevo esplorare trattandosi di una storia vera che riguardava il vissuto di Nunzio, la sua malattia rara che volevamo che il mondo conoscesse.  Nunzio ha una capacità incredibile di leggere tra le righe di una sceneggiatura e di trovare quelle connessioni emotive sottili ma potenti. La sua collaborazione è stata fondamentale nel portare alla vita la visione del film. Dal film poi siamo passati al libro fumetto ” L’Uomo Elastico” che ci ha fatto volare ultimamente al Sanremo Writers 2024 in uno dei salotti culturali e letterari italiani più ambiti durante la settimana del Festival della Canzone Italiana dopo una fantastica e  indimenticabile esperienza alla Mostra del Cinema di Venezia dove abbiamo presentato film e libro nel talk show ‘Il Salotto delle Celebrità’”.

Parlando di libri, stai già lavorando a qualcos’altro?

“Sì, sto attualmente lavorando a un nuovo libro che esplorerà Napoli e le sue tradizioni. Ma uscirà molto più in là. Adesso mi godo il book tour di ‘Passioni Senza fine’”.

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