Conosciuta come una delle migliori dj e producer tra le donne più acclamate della scena contemporanea, Georgia Mos (di Sanremo ma milanese d’adozione), ha vissuto tantissimi anni a Londra dove si è formata dal punto di vista musicale. il successo arriva quando viene scelta dal programma televisivo italiano “Top dj” andato in onda su Italia Uno come unica concorrente donna. Inizia il suo tour in Europa e Asia (China, India, Nepal) in alcuni tra i più importanti clubs e viene premiata come “Best new comer dj of the year” rientrando fino al 2021 nella classifica mondiale di Djane Mag delle Top 100 dj donne del mondo. Ha raggiunto in parecchi anni di gavetta una popolarità sempre maggiore che l’ha portata nel corso degli anni a collaborazioni di prestigioso internazionale. Il suo brano “If you had my love”, re-work della celebre hit di J.Lo, ha raggiunto in poco tempo oltre 3 milioni di ascolti su Spotify, sino alla recentissima collaborazione discografica con l’artista svizzera Pull N Way nel brano “Will you follow me?”, sono solo alcune delle chicche a cura di Georgia Mos. Tra i suoi grandi successi anche “Call 911” feat Ella Loponte e “Amami a tempo” disco cantato e co-prodotto da Georgia per Universal Music, e Ego Music “Y U?” feat Nino Lucarelli. celebre anche il suo remix de “la primavera di Jovanotti”. “Confetti” è il suo ultimo singolo e l’artista dopo un ‘estate all’insegna dei sold out si prepara al nuovo tour invernale che la vedrà nei prossimi mesi dui più prestigiosi palchi.
Sei una delle dj di maggior successo in Italia e non solo. come è nata la tua passione per questo mondo?
“La passione per la musica è nata nella mia città Sanremo all’ età di 7 anni quando ho iniziato a studiare canto e chitarra classica. La passione invece per il DJING arriva più tardi quando decido di trasferirmi a Londra per avere nuovi stimoli musicali (volevo produrre e lavorare su tracce che in Italia mi dicevano essere troppo avanti per il mercato). A Londra ho iniziato a fare un corso di produzione e lezioni di Djing e ho iniziato a suonare in un locale che all’epoca si chiamava Maison House. Da passione piano piano si è trasformato in un lavoro con tanta perseveranza, dedizione e passione che è la cosa fondamentale”.
“Confetti” è il tuo nuovo singolo. cosa ha ispirato il brano e la produzione e cosa rappresenta per te questo nuovo progetto?
“È’ il primo disco di una serie che seguiranno, sonorità afrohouse e tech house s’intrecciamo perfettamente ed è interamente cantato da me . Prodotto con Alessia Labate, Dualities e Ludovica Russo è un brano che è nato durante un Camp di Produzione proprio a Sanremo. Un disco provocante, cool e ballabile che è accompagnato da un videoclip uscito su YouTube con ballerini e look coloratissimi”.
La dimensione live ti porta sempre in giro per l’Italia e per il mondo a suonare. Che differenza noti tra il pubblico italiano e quello estero? La musica è a tuo avviso un linguaggio universale in grado di unire le culture anche distanti?
“All’estero sono un po’ più aperti sulla musica elettronica e sui vari generi musicali. sicuramente la cultura dell’elettro music è molto più sdoganata. In Italia attualmente le nuovissime generazioni sono principalmente focalizzate sulla trap o sulla musica che prevale nelle prime posizioni delle classifiche. Chiaramente essendo italiana è sempre bello suonare nel mio paese ma i posti in cui per ora mi sono divertita di più sono stati in Asia, in India e Cina per esempio l’accoglienza è calorosissima!”.
Hai appena finito il tour estivo e presto ripartirai con il tuo tour invernale. Che tipo di show ti piace portare sul palco? Quali sono le emozioni che guidano i tuoi live?
“I live sono una delle cose più emozionanti, il palco è casa mia, mi sento davvero a mio agio. Durante un live mi sento sempre molto responsabile perché le scelte musicali di un dj in generale regalano diversi tipi di emozioni sulla pista e possono cambiare il mood anche solo con un brano! Mi piace creare dinamica nel mio set con un viaggio “musicale” che siamo sempre in salita ed energico . Nella maggior parte delle volte seguo le vibes delle persone e il tipo di evento in cui mi trovo senza prepararmi nulla è più elettrizzante e nello stesso tempo più divertente e coinvolgente, meno scaletta e più energia del momento”.
Possiamo dire che il successo è arrivato dopo il programma cult “Top dj” su Italia 1 e da lì non ti sei più fermata diventando una delle migliori protagoniste della scena house contemporanea. In un mondo in cui le donne si stanno conquistando il loro “posto nella musica” ci sono ancora pregiudizi nel mondo del dj? A che punto siamo dal tuo punto di vista? Immaginiamo ci sia ancora molto da fare…
“’Top dj’ mi ha dato tanto sia artisticamente ma soprattutto umanamente conoscendo tanti colleghi e mettendomi davanti ad un percorso per nulla facile dove appunto ero l’unica donna. Sicuramente rispetto a tanti anni fa ci sono più figure femminili nell’ambiente ma è ancora un’industria prevalentemente al maschile e come in tanti campi ancora con dei pregiudizi. Dobbiamo ricordarci che il genere femminile o maschile non determina la bravura (in nessun lavoro). La strada è sempre in salita ma l’importante è metterci passione e perseverare”.
Nella tua carriera hai avuto anche il privilegio di collaborare e incontrare numerosi artisti? tra le tue collaborazioni quali ricordi con maggiore entusiasmo?
“Sicuramente la collaborazione con Jovanotti mi ha dato molta soddisfazione. E’ stato bello lavorare con lui per il remix della sua ‘La primavera’. Ogni ha artista ti da qualcosa di diverso, sono personalità differente ma la cosa bella è che abbiamo tutti come denominatore comune la grande passione per la musica. Porto con me grandi emozioni. Tenetevi forte perché ho un’altra collaborazione che presto vi svelerò”.
Sei stata una delle prime donne dj a suonare in uno stadio. Raccontaci tutto che esperienza è stata, immaginiamo pazzesca.
“E’ stato meraviglioso in quanto era un mio sogno da tempo, sapete quei desideri che scrivi nella lista? Ecco suonare allo stadio per la mia squadra, ovvero la Juventus, era uno di quelli, anche quello di mio papà. Credo sia stato davvero una delle cose più emozionanti di questo 2024, ne vado molto orgogliosa e sono stati momenti indelebili che rimarranno nel cuore”.
Hai partecipato al cast di “Lady j” come unica giurata donna, il format che ha supportato le dj donne di domani dandoli la possibilità di suonare in giro per l’Italia. Sosa ti ha lasciato quest’esperienza e che consiglio daresti alle giovani donne che vogliono avvicinarsi al mondo della consolle?
“Sì ho avuto l’onore di essere stata scelta tra i giudici/ coach di questo nuovo talent ed è stata una bella soddisfazione e anche una grande responsabilità perché decidere le “sorti” di qualcun altro è sempre difficile. Fortunatamente mi è capitata come allieva una ragazza molto talentuosa in cui credo molto con una forte personalità, c’è stata da subito una stima reciproca. Io a prescindere sono sempre per supportare le altre donne. I miei colleghi sono stati sempre molto gentili ed è stato davvero bello condividere ‘la cattedra’ con Tommy Vee che anni fa proprio a ‘Top Dj’ andato in onda su Italia Uno è stato il mio coach e ha sempre creduto molto in me. Passare da allieva a giudice è stato divertente anche se non si smette mai di imparare, devo dire che tutte le partecipanti mi hanno trasmesso moltissimo sia artisticamente che umanamente”.
Dj, produttrice, conduttrice, ballerina e anche modella, insomma un talento poliedrico. Come sei riuscita a coltivare così tante passioni e come convivono in te?
“Ho iniziato sin da piccola a coltivare il canto e la danza. Le mie giornate erano scuola, musica e danza ininterrottamente ogni giorno. Crescendo ho sperimentato anche la conduzione perché uno dei miei sogni è sicuramente condurre un programma musicale. Cerco di fare tutto con passione e preparandomi al meglio non mi piacciono le persone improvvisate , oggi giorno si ha la tendenza soprattutto nella nuovissima generazione di diventare prima ‘Social’ e dopo studiare, io invece sono cresciuta con la gavetta dura ed è quella che a lungo andare ripaga sempre”.