di Alessandro Cerreoni
Scopriamo questo flavonolo che ha una notevole azione antiossidante e antinfiammatoria. Ci sono studi che ne comprovano l’efficacia? Come si assume? E’ utile in questo periodo contro l’influenza? Ce ne parla il dottor Antonio Gorini un medico che ha scelto la mission professionale di mettere al centro la persona nella sua complessità e trovare la cura che sia personalizzata e volta a ristabilire uno stato di salute prolungato
Che cos’è la Quercetina?
“La quercetina è un flavonolo presente in molti frutti e verdure. Ha la funzione di proteggere la pianta da aggressioni virali e dagli stress ambientali”.
Quali sono le sue proprietà?
“Ha una grande azione antiossidante e anche antinfiammatoria. La protezione dallo stress ossidativo permette alle cellule di vivere più a lungo e meglio. La funzione antiossidante nell’uomo è indispensabile e per questo abbiamo tantissime molecole che agiscono su questi complessi meccanismi. Contrastare l’eccesso di stress ossidativo è indispensabile per “mantenersi giovani” o quantomeno rallentare l’invecchiamento fisiologico. In tal modo, insieme all’azione antinfiammatoria, è utile nel prevenire la maggior parte delle malattie croniche. Inoltre, ha anche funzione antivirale. Può avere anche un’azione antistaminica in quanto capace di inibire il rilascio di istamina da parte dei basofili attivati. Viene molto utilizzata nella gestione dell’insulino-resistenza. La quercetina è in grado id agire sul metabolismo degli zuccheri stimolando l’espressione genica delle sirtuine e dell’adiponectina. Quest’ultima è sintetizzata dal tessuto adiposo ed è ridotta nei soggetti obesi e/o diabetici. Un incremento dell’adiponectina aumenta la tolleranza al glucosio a livello epatico e muscolare, inoltre, aumenta il colesterolo HDL (quello “buono”), e riduce la sintesi di trigliceridi. In studi su animali la quercetina ha mostrato la capacità di migliorare la funzione vascolare. Pertanto, chi avesse un po’ di arteriosclerosi (invecchiamento dei vasi sanguigni) potrebbe avvantaggiarsi dall’uso di questa molecola naturale”.
Come va assunta?
“L’introduzione per via alimentare garantisce un introito minimo. I vegetariani riescono ad introdurre quantitativi maggiori, ma sempre insufficienti per un effetto terapeutico. Quindi, quando si vuole assumere la quercetina per avere un effetto preventivo o terapeutico dovremmo assumere per bocca capsule da 200 mg due o tre volte al giorno”.
In natura, quindi negli alimenti, dove possiamo trovarla?
“Si trova in alta concentrazione in cipolle, broccoli, rape, capperi, ma anche nel miele, mele, arance e nel tè verde. In minore quantità è presente in tantissimi frutti e verdure”.
Quanto è efficace? Ed esistono studi che ne comprovano l’efficacia riguardo ai benefici sulla nostra salute?
“Digitando su Pubmed, il più noto e grande motore di ricerca in campo medico, la parola “quercetin” si rilevano ad oggi 29.773 studi. Ciò dimostra il grande interesse della comunità scientifica su questa molecola e la sua efficacia in diversi campi della medicina”.
In questo periodo è particolarmente indicata per prevenire e combattere l’influenza stagionale?
“Può essere utile insieme alla vitamina C nella prevenzione delle malattie da raffreddamento. Non è un caso che la quercetina sia presente in molte piante tipiche del periodo invernale. Supporta il sistema immunitario e riduce la quota infiammatoria coadiuvando i naturali meccanismi di difesa dell’organismo. Inoltre, la quercetina inibisce alcuni enzimi necessari al virus per la replicazione, bloccando in tal modo ai primi stadi la diffusione virale”.
Possono assumerla tutti o c’è qualche controindicazione?
“L’assunzione di quercetina non ha alcuna controindicazione. Si richiede sempre prudenza nell’uso nei bambini e nelle donne in gravidanza”.
Può essere utile anche come integrazione a terapie oncologiche?
“Ci sono studi che mostrano la sua attività inibente la crescita cellulare in oncologia così come la capacità di stimolare la morte cellulare nelle cellule malate. Al momento, però, vi sono solo studi pre-clinici (non sull’uomo). Comprovata è l’azione antinfiammatoria e antiossidante che è indispensabile nel paziente oncologico. Alcune ricerche epidemiologiche hanno mostrato come la quercetina sia in grado di ridurre il rischio di cancro del pancreas nei fumatori e di cancro ovarico”.
A livello di medicina integrata, la quercetina può essere associata a qualche altro integratore per rafforzare l’efficacia?
“Certamente. In primis si può associare alla vitamina C, anche in piccole quantità. Può essere associata anche all’esperidina, al cardo mariano, all’epigallocatechina gallato da the verde. Tutto dipende dall’obiettivo terapeutico che vogliamo raggiungere”.
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