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Giampiero Ingrassia e Giulia Fiume ricevono il Premio “Ombra della Sera” al XXII Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra

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A cura di Maria Laura Pala

La XXII edizione del Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra giunge al termine: il sipario, aperto sul suggestivo sito archeologico toscano il 13 luglio scorso, si chiuderà domenica 4 agosto con Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Diciannove appuntamenti diversi in cui decine di artisti e compagnie hanno spaziato dalla prosa alla poesia e dalla musica alla danza, proponendo un’offerta artistico-culturale varia e multidisciplinare che non ha mai deluso il pubblico. Appuntamento culmine delle diverse proposte di notevole interesse artistico è la cerimonia di assegnazione del Premio “Ombra della Sera”.

Istituito nel 2006 dall’ideatore, fondatore e direttore artistico della manifestazione Simon Domenico Migliorini, il Premio diviene anche e soprattutto uno strumento di valorizzazione e promozione della regione toscana, potenziale motore economico della città: “Sono fermamente convinto che questo Festival potrebbe contribuire a segnare la rinascita economica, culturale, sociale e demografica della città di Volterra e del suo territorio – ha detto il fondatore in occasione della presentazione tenutasi a Firenze –  Proprio come sono convinto che questa manifestazione rappresenti un’eccellenza e un’opportunità per tutta la Regione e vada a fondersi in quell’immaginario universale che fa del nostro intero Paese uno dei paesi più belli e ammirati al Mondo”. Il Premio “Ombra della Sera” – nome che trae origine dalla celebre statuetta votiva etrusca divenuta simbolo della città ospitante e della forza dell’arte che travalica i secoli – incorona personaggi di spicco del mondo del teatro, del cinema e della cultura.

Il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo ha riconosciuto come, grazie a impegno, costanza e passione, Migliorini abbia fatto raggiungere al Festival una “levatura culturale e artistica assolutamente invidiabile”.

Il teatro romano di Volterra, risalente al I secolo a.C. e restituito alla fruizione di turisti e cittadini solo a metà del Novecento, è la dimostrazione di come sia possibile la valorizzazione e promozione dell’immane ricchezza artistica e culturale presente sul territorio italiano, troppo spesso inutilizzata e mal preservata. Occasioni come quella del Festival Internazionale del Teatro Romano restano lo strumento migliore per valorizzare il grande patrimonio storico-artistico-cultuale del nostro paese, ricco di siti che meritano di essere conservati e promossi nel modo migliore. Volterra nello specifico gode di un patrimonio che fa della bellezza una caratteristica peculiare di quei territori, in continua relazione con i segni di una storia millenaria di arte, cultura e pensiero.

Sul palco, il 3 agosto, a ritirare il premio “Ombra della Sera”, saliranno anche due dei volti più amati da pubblico e spettatori: Giampiero Ingrassia e Giulia Fiume.

Quarantuno anni di esperienza il primo e classe 1988 la seconda, sono entrambi esempio di grande professionalità e talento, eclettici e versatili in ogni declinazione dell’arte teatrale e cinematografica.

Cresciuto nel Laboratorio di Arti Sceniche di Gigi Proietti, Ingrassia spazia oggi con successo tra tutti i generi di spettacolo, dalla televisione al cinema e dalla prosa al musical: “Sono contento di ricevere questo premio per il teatro – dichiara Giampiero – Conferma che il percorso che va avanti ormai da quarantuno anni è fatto in maniera giusta e con raziocinio. I premi rappresentano sempre il coronamento delle fatiche sostenute. Non ne esistono di più o meno importanti, come gli applausi del pubblico: tutti sono la dimostrazione che il lavoro svolto è andato a buon fine”.

“Si tratta di un riconoscimento che chiude un’estate di gratificazioni – dichiara Giulia Fiume – Sono reduce dal Premio della Stampa al Teatro Greco di Siracusa e dal Premio Ercole Patti, sempre in Sicilia. Chiudo ora la terna nella meravigliosa location di Volterra. Sono valsi gli sforzi degli ultimi anni, mesi non solo di semina ma anche di grandi soddisfazioni”.

Giulia ha al suo attivo numerose interpretazioni teatrali, televisive e cinematografiche. Le sue performance, tutte di alto spessore, confermano una versatilità artistica espressa a pieno nella sua capacità di passare da ruoli brillanti a ruoli comici, oltre alle esperienze nella drammaturgia contemporanea e sperimentale.

I protagonisti dello spettacolo ricoprono un ruolo fondamentale nella valorizzazione e promozione del patrimonio artistico-culturale: “Gli attori, come i musicisti e gli scrittori, fanno cultura – aggiunge Ingrassia – Noi soprattutto siamo dei cantastorie e dobbiamo farlo bene, in maniera che il pubblico si emozioni e rifletta. Abbiamo un compito molto bello ma anche molto pericoloso: chiunque sale su un palco o prende un microfono in mano ha il potere di condizionare le scelte di chi lo sta ascoltando”.

“Il nostro mestiere – aggiunge Giulia Fiume – è assolutamente per coraggiosi, soprattutto in Italia e in questo momento storico. Manchiamo di regolamentazione e considerazione, nonostante la battaglia che si continua a portare avanti anche se con scarsi risultati”. Bisogna rieducare il Paese alla cultura: “Credo che sia fondamentale riportare i giovani a teatro – dice sempre Giulia Fiume – L’educazione al teatro deve cominciare nelle scuole. Non è soltanto intrattenimento ma partecipazione collettiva in cui scoprire qualcosa dentro di sé e riflette. C’è bisogno di nuove consapevolezze, soprattutto nell’epoca che viviamo”.

Giampiero Ingrassia ripartirà a metà novembre, insieme a Gianluca Guidi, con La strana coppia, testo di Neil Simon, già portato in scena fino a febbraio scorso. Tra aprile e maggio sarà invece sul palco insieme a Marianella Bargilli con la regia di Emilio Russo in Ti ho sposato per allegria di Natalia Ginzburg.

Giulia Fiume sarà in tournée per quattro mesi insieme a Flavio Insinna con Gente di facili costumi, scritto da Nino Manfredi e Nino Marino, per la regia di Luca Manfredi.

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