di Alessandro Cerreoni
Viviamo un’era nella quale la formazione medica occidentale è incentrata esclusivamente sui farmaci di sintesi chimica, eppure esiste in natura ciò che ci può far stare bene, come l’esperidina. Ce ne parla il dottor Antonio Gorini, un medico che ha scelto la mission professionale di mettere al centro la persona nella sua complessità e trovare la cura che sia personalizzata e volta a ristabilire uno stato di salute prolungato
Solo da poco tempo si sente parlare di integratori a base di Esperidina. Che cos’è?
“Circa 42 anni fa quando ero alle scuole medie, venne in classe un agronomo, padre di un mio compagno di scuola. Ci parlò del suo lavoro e, tra i vari esempi e curiosità che ci raccontò, mi colpì molto il racconto sulla parte bianca degli agrumi, che tutti noi leviamo con molta attenzione, quando mangiamo arance, mandarini, ecc. ‘Quella parte bianca che scartate – diceva l’agronomo – contiene una sostanza molto importante per la salute! Si chiama esperidina!’. A distanza di tanti anni ancora ricordo quella lezione, forse anche per il modo simpatico e affettuoso dell’insegnante. Quella sostanza così importante per la salute è da pochi anni disponibile come integratore e, effettivamente, fornisce dei risultati sorprendenti per la nostra salute. Dal punto di vista chimico l’esperidina è un flavanone glicoside, che troviamo negli agrumi in piccole quantità (da 10 a 30 mg per 100 grammi di frutto). Quindi per ottenere quantità utili per l’utilizzo come integratore occorrono molti frutti ed un complesso lavoro di estrazione”.
Quali sono le sue proprietà?
“L’esperidina è una molecola fortemente antiossidante e antinfiammatoria. Migliora la funzione dei vasi sanguigni, regolando la coagulazione del sangue e il tono e la permeabilità di vene e capillari. Ha anche azione antivirale”.
In natura e in quali cibi è contenuta?
“Come già detto è contenuta principalmente negli agrumi. Quello che ne contiene di più è l’arancia seguito dal mandarino, limone e pompelmo in ordine decrescente di concentrazione. Nelle piante questo flavonoide ha una funzione protettiva da agenti ossidanti e microbici. È stata isolata per la prima volta ai primi del 1800”.
Per quali problematiche di salute può essere indicata?
“Molto interessante è l’azione antivirale di questa molecola. Anche nel caso del famoso SARS-COV2 del 2020 l’esperidina ha mostrato la capacità di legarsi alle proteine virali e, grazie a questo legame, impedire l’ingresso del virus nella cellula non permettendo un legame stabile con i recettori delle cellule umane (recettori ACE2 nel caso del SARS-COV2). Azione simile è stata studiata anche per altri virus. Pertanto, una problematica in cui sicuramente è utile l’esperidina è in corso di influenza o infezioni virali in genere ed anche nella prevenzione dei disturbi invernali legati al raffreddamento (raffreddore, bronchite, mal di gola, ecc.). L’azione antinfiammatoria è utile nel trattamento di tutte le problematiche su esposte. Inoltre, l’azione antiossidante è fondamentale nei tempi attuali in considerazione dell’enorme presenza di agenti ossidanti presenti nell’ambiente a partire dagli alimenti industriali, contaminati con sostanze chimiche e OGM, per non parlare degli inquinanti presenti nell’aria e nelle acque. L’uso di farmaci chimici è fonte di stress ossidativo, così come una vita frenetica con poca attività fisica e all’aria aperta e troppo stress mentale inducono forti stati ossidativi. Lo stress ossidativo fa ‘invecchiare’ prima ed è il promotore di tutte le problematiche cronico – degenerative come le malattie cardiovascolari (placche arteriose, infarto, ostruzione vascolare, trombi), neurovascolari o neurodegenerative (ictus, demenza, Parkinson, ecc.), ridotta attività del sistema immunitario, osteoporosi, insulino-resistenza, ecc., ecc. L’esperidina è in grado di stimolare dei fattori nucleari cellulari, che promuovono la sintesi di enzimi e sostanze antiossidanti. Inoltre, è capace di reagire direttamente con i radicali liberi dell’ossigeno, che sono la causa dello stress ossidativo, e rimuoverli dalla circolazione. In questo modo l’esperidina fa sì che la cellula sia in grado di utilizzare al meglio l’ossigeno, cosicché possa vivere più a lungo e le permetta di produrre energia con grande efficienza per le varie attività cellulari”.
Come spesso accade, anche dell’Esperidina si parla a livello di medicina integrata, come fosse un qualcosa che non ha significato. Possiamo dire che esistono studi scientifici che ne comprovano la funzione e le proprietà?
“Esistono numerosi studi che confermano quanto sopra detto e molto altro. Inserendo la parola “hesperidin” nel motore di ricerca medico Pubmed vengono trovati ad oggi 3739 studi scientifici. Basterebbe avere la voglia di studiare e approfondire. Materiale ve n’è tanto”.
Perché nonostante i vari studi, se ne ignora l’utilità e viene poco consigliata dai medici, a parte coloro che si occupano di medicina integrata?
“La formazione medica in occidente è incentrata unicamente sui farmaci di sintesi chimica. Studi, congressi, aggiornamenti sono promossi al 95% da aziende di chimica farmaceutica, colossi economici mondiali. L’università stessa ha acquisito come ‘normale’ seguire quanto indicato dall’industria senza proporre nulla di diverso. Basti pensare che durante il corso di studi in medicina non vi è un esame relativo alla nutrizione! Figuriamoci se vi possa essere un corso relativo ai farmaci naturali o alle antichissime cure tradizionali con esperienze millenarie. È una visione riduzionista voluta dal mondo economico. Sta al singolo risvegliare la propria coscienza e conoscenza e cercare soluzioni integrate per la sua salute”.
Eh già! Quanta bisognerebbe assumerla e per quanto tempo?
“Al fine di prevenire le problematiche da raffreddamento nella stagione fredda suggerisco di assumere 100 mg di esperidina al giorno per i mesi autunno inverno. In caso di infiammazione, influenza, ecc, si può triplicare la dose. Nella gestione e prevenzione delle malattie croniche con forte stress ossidativo suggerisco 100-200 mg al giorno per un lungo periodo”.
Come va assunta?
“Può essere assunta in qualunque momento della giornata, meglio se a stomaco vuoto”.
Esistono controindicazioni o effetti collaterali?
“Chi fosse allergico all’esperidina non deve assumerla. Un uso eccessivo può avere effetti lassativi, per il resto è una molecola molto sicura e ben tollerata”.
Può essere assunta in associazione con altri integratori naturali?
“Assolutamente sì. Esistono già in commercio associazioni molto valide con altre molecole naturali come la vitamina C e la quercetina, ma anche con la diosmina e vari oli essenziali. Può essere anche assunta in concomitanza di altre terapie naturali e non. Consiglio sempre di evitare il fai da te in modo da non fare danni e, soprattutto, in modo da avere un’efficacia consistente della cura naturale”.
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