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Valentina Farci: “Non è colpa mia”

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di Silvia Giansanti

L’artista toscana sta ricevendo un buon riscontro con il suo singolo “Non è colpa mia”, che segna la sua maturità artistica. Il brano porta la firma di Simone Papi, noto produttore e arrangiatore

Il talento di Valentina è indiscutibile, da sempre ha tutte le carte in regola per essere al pari delle signore della musica italiana, ma in questo settore contano moltissimo il momento giusto e le occasioni. Il 2025 le sta offrendo questa grande opportunità attraverso il singolo “Non è colpa mia”. Ricordiamo che l’artista toscana ha iniziato presto la sua attività, arrivando nel 1997 tra le prime dieci finaliste del Festival di Castrocaro, iniziando così anche importanti collaborazioni. Ha firmato il suo primo contratto discografico e ha preparato un disco per il Festival di Sanremo giovani, con la firma di Simone Papi, noto produttore e arrangiatore di nomi noti come Laura Pausini, Raf e altri personaggi. Nel 2005 si è esibita allo Stadio Olimpico di Roma, per essere chiamata qualche mese dopo al festival Tim Tour di Napoli. Ha conosciuto una pausa nella sua vita per dedicarsi alla famiglia, una scelta fortemente voluta. Nel 2019, quando i figli sono divenuti più grandicelli, ha incontrato l’autrice Beatrice Bracco per collaborazioni inerenti al cinema, un settore del quale ancora oggi si occupa. Nel nuovo singolo “Non è colpa mia” con un testo molto profondo e personale, ha ritrovato la prestigiosa firma di Simone Papi.

Valentina, come è nato questo pezzo?

“Conosco da tempo Beatrice Bracco che è appunto l’autrice del brano. Mi ha chiamato per propormi un testo interessante e da lì è nata questa cosa. In più avendo lavorato nel passato con un grande produttore e arrangiatore come Simone Papi, è stato coinvolto in questo progetto che sta avendo un buon risultato”.

Da parte di quale tipo di pubblico?

“Da un pubblico un po’ più grande che è in grado di apprezzare un testo profondo che profuma proprio di musica italiana. Questo pezzo è di grandi contenuti”.

Ecco, cosa ne pensi della musica odierna che a volte può sembrare ripetitiva?

“Sono abituata ad ascoltare tutta la musica. Vado dal classico al rap. Oggi vengono prodotte canzoni che non ti rimangono dentro, che non ti lasciano niente, senza nulla togliere ai giovani talenti. Ho fatto questo pezzo, perché so che prima o poi torneremo a fare quel genere di musica. Ad esempio apprezzo molto Achille Lauro, il quale all’inizio non convinceva molto e invece trovo il suo ultimo pezzo straordinario. Non dimentichiamoci che le nostre opere suonano in tutto il mondo, anche se oggi molte cose sono state offuscate dall’immagine e da un fare usa e getta”.

L’artista contemporaneo che ammiri.

“A parte Achille Lauro, mi piacciono Tananai e Ultimo. Ascolto volentieri i Pinguini Tattici Nucleari. Del passato amo Biagio Antonacci da sempre, tanto che desidererei farmi scrivere un brano da suo figlio Paolo”.

Dopo quanto tempo sei tornata sulle scene?

“L’ultimo disco l’ho inciso nel 2005, ma nel frattempo ho continuato a lavorare dietro le quinte e ho costruito una famiglia”.

Veniamo al singolo “Non è colpa mia”. Di chi è questa colpa?

“Me lo chiedono tutti. In realtà non è di nessuno. A volte siamo noi che ci colpevolizziamo. Bisogna ascoltare attentamente il testo di questa canzone per provare a comprendere meglio. Si parla di un figlio perso e del destino beffardo che ha avuto questo bambino. Lui non ha avuto colpa, ma neanche la madre”.

Questo brano è un preludio a qualcosa?

“Stiamo lavorando su altri brani e prima dell’estate sicuramente uscirà qualcosa”.

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