a cura del dottor Antonio Gorini
Con l’avvicinarsi della primavera tornano i problemi di allergie. Quali fattori e meccanismi ne causano l’insorgenza? Esistono rimedi? Ce ne parla il dottor Antonio Gorini, un medico che ha scelto la mission professionale di mettere al centro la persona nella sua complessità e trovare la cura che sia personalizzata e volta a ristabilire uno stato di salute prolungato
“Mi cola il naso e lacrimano gli occhi! Ogni anno la stessa storia!” Quante volte sentiamo dire questa frase oppure la diciamo noi con l’avvicinarsi del periodo primaverile?
Eh sì, la primavera! Magnifica stagione! La stagione del risveglio della natura, che si è riposata durante la “pausa” invernale, si è ricaricata di energia per dare nuovamente la fioritura, favorire l’impollinazione e poi la formazione dei frutti.
La primavera che proprio per il carico di pollini è la disgrazia per coloro che soffrono di allergie stagionali. Anche altre stagioni possono favorire le allergie, ma la primavera per la ricchezza e varietà dei pollini è sicuramente il periodo più critico.
Come mai vi sono persone allergiche e altre no?
Alla base di tutto vi è uno squilibrio del sistema immunitario che predispone verso le allergie.
Il nostro sistema immunitario deve essere in equilibrio per lavorare efficacemente e difenderci da nemici esterni ed interni. Semplificando, abbiamo due principali bracci di difesa: uno che ci difende da virus e tumori e che chiamiamo Th1 e uno che ci difende da batteri intracellulari e parassiti, che chiamiamo Th2. Se questi due sistemi sono in equilibrio tutto funziona perfettamente. Se il sistema Th2 tendesse a prevalere potremmo avere le manifestazioni allergiche e spesso una ridotta protezione verso i virus (aumento Th2 e calo dei Th1).
Come si crea questo squilibrio immunitario?
A volte vi è una predisposizione genetica: si nota spesso che molte famiglie hanno tutto un ramo (paterno o materno) di storia allergica. A volte dipende (anche) da altri fattori come la mancata corretta maturazione del sistema immunitario a causa di parto cesareo, mancato allattamento materno, terapie antibiotiche sin dall’età neonatale, che compromettono il microbiota intestinale (l’insieme dei germi che vivono nel nostro intestino e che soprassiedono insieme alle strutture linfatiche intestinali al nostro sistema immunitario), la sempre più precoce scolarizzazione dei bambini, le innumerevoli vaccinazioni, l’eccessiva igiene degli ambienti domestici, la riduzione di vita all’aria aperta, cibi OGM e industrializzati, inquinamento delle acque e dell’aria… Sono veramente molti i fattori che “distraggono” il sistema immunitario! Pertanto, questo può sbilanciarsi verso una maggiore attività Th1 dando infiammazione e malattie autoimmuni oppure verso l’attivazione Th2 e, quindi, verso le allergie (ed alcune malattie autoimmuni). Ovviamente sto semplificando, ma l’importante è farsi un’idea generale per comprendere i magnifici meccanismi della nostra biologia.
Tornando al fenomeno delle allergie, allo squilibrio del sistema immunitario dobbiamo aggiungere una ridotta capacità di funzionamento dei sistemi fisiologici emuntoriali, cioè quei meccanismi che servono per eliminare le tossine. Gli organi emuntori sono molti, proprio perché è fondamentale per la nostra salute eliminare le tossine, che vengono dall’esterno, ma anche quelle che produciamo dall’interno. Sistemi emuntoriali sono: il sistema respiratorio, il digerente, l’urinario, la cute. Ad esempio, quando mangiamo qualcosa che ci fa male (tossine alimentari) o vomitiamo o abbiamo la diarrea come meccanismi di difesa volti ad eliminare la tossina. Quando accumuliamo sostanze a cui siamo allergici (allergeni), pertanto, iniziamo a lacrimare e a far colare il naso, nei casi più lievi, per cercare di eliminare gli allergeni. Nei casi peggiori arriveremo ad avere l’asma o forme di dermatite tipo l’orticaria.
Riassumendo, lo sbilanciamento del sistema immunitario insieme alla presenza in quantità significativa di allergeni genera la manifestazione allergica stagionale.
Bisogna anche considerare il fenomeno delle cross reaction, cioè reazioni crociate, con alcuni alimenti. Infatti, alcuni cibi per “somiglianza” allergenica possono aumentare la reattività del sistema.
Ad esempio, se siamo allergici alle parietarie dovremmo evitare o limitare l’assunzione di: ortica, basilico, piselli, ciliegie, melone, more del gelso, pomodori.
Se siamo allergici alle Graminacee dovremmo fare attenzione a: mela, anguria, arancia, kiwi, pomodoro, frumento, cereali, arachidi, mandorla, pesca, pera, albicocca, ciliegia, prugna, fragola, lampone.
Questo aspetto è poco noto, ma molto rilevante.
Altro aspetto poco noto e di estrema importanza è il ruolo dell’intestino in tutti i casi in cui vi sia uno squilibrio del sistema immunitario.
Laddove non si riesca a risolvere il problema e questo vale per le allergie così come per le infezioni ricorrenti (respiratorie, vaginali, urinarie, ecc.), le malattie autoimmuni, ecc., è imperativo studiare il microbiota intestinale e provvedere a sfiammare, riparare e ripopolare correttamente l’intestino.
In considerazione dell’estrema complessità di ciò, consiglio di affidarsi solo a medici esperti o biologi esperti in microbiologia e non a figure non mediche come farmacisti o altro.
L’intestino è la superficie più ampia che abbiamo a contatto con l’esterno. Con l’esterno? Ebbene sì, con l’esterno.
Il tubo digerente comunicando tramite bocca e ano con l’esterno è considerato in comunicazione con l’esterno!
Per questo sono fondamentali la sua integrità di parete, il suo sistema di sorveglianza immunitaria e la popolazione residente.
Se lui funziona bene siamo protetti verso la maggior parte degli aggressori esterni e interni!
Quindi, se abbiamo frequenti cistiti, è inutile accanirsi sulla vescica e sui germi, che troviamo nell’urinocoltura, ma dobbiamo dedicare la nostra cura all’intestino!
Come?
Con la dieta, con integratori che sfiammano e riparano la parete intestinale e con i giusti probiotici (quelli che una volta erano definiti fermenti lattici).
Torniamo alle allergie stagionali respiratorie.
Per sapere se siamo allergici a qualche polline facciamo le “prove allergiche” (Prick test, PRIST e RAST, Test ISAC) e consideriamo la stagionalità dei sintomi e il tipo di manifestazione clinica (oculorinite, asma, dermatite, ecc.).
Cosa fare quando mi accorgo di avere un’allergia stagionale?
Evitare di esporsi alla sostanza allergizzante (allergene) è la prima cosa.
Non sempre è possibile come nel caso di allergeni perenni (non stagionali), come gli acari della polvere, materiale derivato da animali e alcune muffe, ma anche per alcuni pollini stagionali non sempre è possibile evitare l’esposizione.
Fate attenzione anche ai cibi (ridurre quelli che aumentano i livelli di istamina e quelli che hanno reazioni crociate) e ad avere un intestino in ottima efficienza.
Nell’emergenza antistaminici e cortisone sono fondamentali.
Vi è chi convive giornalmente con l’antistaminico perché non conosce alternative.
La medicina mainstream offre anche vaccini e anticorpi monoclonali, che bloccano l’azione degli anticorpi coinvolti nelle allergie (IgE). Questi offrono soluzioni parziali, efficacia altalenante e presenza di effetti collaterali.
I farmaci suddetti, eccetto i vaccini, agiscono solo sui sintomi, nascondendoli, ma non agiscono sulle cause: squilibrio immunitario e accumulo tossine.
La medicina naturale o integrata o olistica o complementare, comunque la vogliate chiamare, offre numerose strategie non solo per i sintomi, ma anche per risolvere alla base il problema.
Quindi, è possibile guarire definitivamente da un’allergia stagionale?
Direi che nel 90% dei casi è possibile. Più è lieve la sintomatologia e più è alta la percentuale di successo.
Come è possibile?
Riequilibrando il sistema immunitario e facendo funzionare al meglio i sistemi emuntoriali, che eliminano le tossine (allergeni).
Le strade sono molteplici.
Innanzitutto, si dovrà drenare il sistema utilizzando non le vie respiratorie, che sono in affanno, ma fegato, reni, intestino e sistema linfatico.
Per fare ciò useremo piante in veste di fitoterapici od omotossicologici come la Betulla, il Ribes Nigrum, l’Ontano nero, la Scutellaria, il Lycopodium, il Cardo Mariano, la Myosotis arvensis, ecc.
Per riequilibrare il sistema immunitario potremmo usare i funghi medicinali (micoterapia): primo fra tutti il fungo Reishi, ma anche lo Shiitake e l’Agaricus (ABM).
L’histaminum omeopatico è un potente regolatore dei livelli di istamina.
L’omotossicologia offre notevoli rimedi con funzione di riequilibrio verso specifici allergeni con meccanismo simile ai vaccini, ma senza effetti collaterali e tossicità e con notevole profilo di efficacia.
Infine, la medicina di regolazione low dose permette di riportare in equilibrio il sistema immunitario fornendo dosi fisiologiche delle molecole segnale (citochine) del sistema che è in difetto (nel caso delle allergie il sistema Th1).
Pertanto, potremmo fornire per via sublinguale basse dosi di interferon gamma o interleuchina 12, che nell’arco di 3-6 mesi possono ridurre l’attività del braccio Th2 e riportare all’equilibrio tutto il sistema immunitario.
Esistono studi su animali molto interessanti con l’uso di queste molecole e numerose esperienze cliniche sull’uomo in più di 20 anni di utilizzo.
Anche le medicine più antiche, come la medicina cinese e l’ayurveda, offrono numerose soluzioni per il problema allergia.
In conclusione, prima si interviene e prima si riesce ad ottimizzare il nostro sistema di difesa ed a liberarci definitivamente di questo disturbo stagionale.
Buona primavera!!!
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