di Francesca Ghezzani
Bruno Desando è arrivato in libreria a dicembre scorso con “Puritia. La città dell’aria” pubblicato da Rossini Editore per la Collana Narrativa Rossini.
Collocandosi tra il genere fantasy e quello fantascientifico, il libro vede come protagonista Emma, una ragazza come tante altre, che scopre per caso di possedere dei poteri sovrannaturali e di appartenere a un mondo sconosciuto: il Mondo degli Elementi.
Il suo percorso da maga inizierà proprio nella città dell’aria, dove imparerà a padroneggiare i suoi poteri e come gestire al meglio la sua magia. Comincerà per lei un’avventura senza eguali, che la porterà a scontrarsi con il tanto temuto principe Edoardo e il suo gruppo di amici.
Nonostante il prezioso aiuto dei suoi nuovi compagni di viaggio, Lana e David, Emma non tarderà a scoprire che il Mondo degli Elementi nasconde anche minacce oscure, che le daranno filo da torcere.
Bruno, qual è il significato più ampio della parola “puritia”?
“La parola “puritia” fa riferimento al concetto proprio di magia. Si è scelto di utilizzare questo termine perché è un chiaro riferimento ai puri, o purus, coloro che effettivamente abitano il Mondo degli Elementi”.
Le avventure di Emma includono prove, amicizie e la scoperta dei propri poteri unici. Che valore assume il concetto di “alleanza” nel libro mentre affronta la lotta per la salvezza del regno?
“Emma è una ragazza molto introversa, fatica a trovare degli amici sulla Terra. Il suo arrivo nel Mondo degli Elementi le permetterà di cambiare questa situazione. Per Emma infatti sarà importante trovare qualcuno come Lana o David. I due saranno una colonna portante per la ragazza e l’aiuteranno a credere in sé stessa, a credere nelle sue capacità, accompagnandola pian piano in questa avventura totalmente nuova e di certo con non poche insidie da superare”.
Il racconto si articola in diverse ambientazioni, tra cui scuole di magia, città incantate e luoghi proibiti. In qualche modo ti hanno influenzato le serie tv basate su famose saghe fantasy?
“Il genere fantasy ha sempre avuto un impatto straordinario nel mio modo di vedere o raccontare le storie. Di sicuro ci sono state diverse saghe fantasy, alcune più famose di altre, che hanno solamente incrementato questa passione per le ambientazioni magiche, fatte di misteri, intrighi e fantasia. Perché, ogni tanto, per quanto le vicende dei personaggi il più delle volte rispecchiano il nostro modo di vivere, un pizzico di magia non guasta mai”.
Sei un lettore onnivoro o ti concentri su alcuni generi in particolare?
“In verità leggo poco, ma di tutto. All’inizio mi concentravo molto sui gialli, con quel loro tono misterioso, la loro suspense, ingredienti comunque fondamentali anche per un romanzo fantasy, a mio parere. Poi ho cominciato a strizzare l’occhio principalmente ai libri dedicati ai ragazzi, trovando particolarmente interessanti alcune opere di una scrittrice italiana, Susanna Tamaro, come “Tobia e l’angelo” o ancora “Tutti abbiamo una stella”. Frequentando molto la biblioteca – e questo soprattutto quando andavo ancora a scuola – di certo ho avuto il piacere di conoscere alcuni classici intramontabili come “Cuore” o “I ragazzi della Via Pal”. Insomma generi diversi ma ricchi di significato che in qualche modo, chi più chi meno, hanno influenzato e resa viva la mia passione per la scrittura”.
Cosa ci dobbiamo aspettare da Emma per il prossimo futuro?
“Emma tornerà a farci compagnia, permettendoci di conoscere le altre città del Monto degli Elementi, coi loro misteri e le loro magnificenze. Ma avrà anche tempo di stupirci con le sue prime cotte adolescenziali, insomma con i problemi tipici di un’adolescente della sua età. E il principe Edoardo giocherà, in tutto questo, un ruolo fondamentale in quello che si prospetta essere uno scontro tra caratteri così diversi e distanti l’uno dall’altro”.